La nascita di un figlio è un’esperienza unica, intensa, carica di emozioni che porta con sé una serie di importanti cambiamenti sia per la coppia che per l’individuo.
Nei mesi che ci separano dalla nascita del bambino, aspettative e paure si alternano quotidianamente, emergono interrogativi rispetto al nascituro, al nuovo ruolo, alla riorganizzazione della famiglia.
Quando poi arriva il bambino i genitori si troveranno a vivere una routine completamente diversa e ci vorrà tempo per trovare un nuovo assetto. Tutto questo accompagnato da innumerevoli emozioni contrastanti, dall’ansia davanti al pianto inconsolabile, alla mancanza dei ritmi del sonno, ai timori per l’alimentazione adeguata, alle paure rispetto la crescita del bambino, ai pensieri sulla salute del nascituro, alle riflessioni sulle proprie capacità genitoriali.
Entrambi i genitori per il ruolo diverso che rivestono, affronteranno questo momento in base alla propria formazione personale ed alle esperienze che si portano dentro.
La donna vive in primo piano tutto questo, in quanto il suo corpo si è trasformato e preparato per la crescita del bambino avviando un profondo e delicato processo di trasformazione evolutiva della sua identità femminile. Emergono nuove parti di sé, a tratti sconosciute e nuove emozioni, di fronte alle responsabilità che porta con sé un figlio.
Alcune dopo il parto sono sommerse da crisi di pianto, da paure, tristezza, ansia, emozioni che destabilizzano la neomamma che a poco a poco cerca di trovare un nuovo equilibrio interiormente ed esteriormente. Inoltre, emergono sentimenti contrastanti riguardo il proprio lavoro, quando rientrare, combattute tra il desiderio di stare con il bambino e quello di ritornare subito al lavoro. Anche l’uomo come la donna, durante il percorso verso la genitorialità vive emozioni nuove, ansie, paure, si trova di fronte a diverse responsabilità sia verso il figlio che verso la moglie, il rapporto coniugale si modifica inevitabilmente portando con sé emozioni diverse a volte contrastanti.
La transazione alla genitorialità comporta la ristrutturazione del rapporto di coppia, che se accompagnata dalla consapevolezza non solo del passaggio dall’essere in due all’essere in tre, ma anche dal cominciare a vedere e considerare il partner nel suo ruolo di madre o padre, può portare a nuovi equilibri.
Un momento entusiasmante ed allo stesso tempo carico di timori. Proprio in questi momenti di cambiamento si può avere necessità di un supporto per la gestione delle emozioni, per poter ritrovare un nuovo equilibrio interiore, che permetterà di vivere in modo più consapevole e reale, godendo questa nuova stagione momento dopo momento.
Enrica Martoglia