QUANDO INIZIO AD AMARMI SI ACCENDE UNA LUCE DENTRO DI ME

Lamarsi non è un processo che avviene in modo automatico. Viviamo frequentemente concentrati sul fare, immersi tra impegni di lavoro e di famiglia, tra interminabili incombenze quotidiane senza accorgerci di perdere di vista noi stessi. Durante le nostre giornate emergono in noi pensieri ed emozioni che raramente ci fermiamo ad ascoltare, pensando che esse ci attraverseranno e andranno via, inconsapevoli che in realtà continuano ad abitare in noi e che, spesso, condizionano le nostre scelte e le nostre vite.

Esiste una consistente letteratura su questa tematica ma, per esperienza personale, posso assicurarvi che in realtà tutto parte da una nostra decisione interiore, una scelta che attuiamo in circostanze particolari della nostra vita, ognuno a suo modo.

Io ho iniziato ad amare me stessa in un momento molto difficile della mia vita, le circostanze che stavo vivendo mi hanno portata a fermarmi e a farmi delle domande, è così che ho cominciato a prendere coscienza di quanto ero proiettata verso le persone che mi circondavano, sulle loro opinioni, i loro bisogni ed in tutto questo io non c’ero, non mi vedevo, non mi ascoltavo.

Ho scoperto che amare se stessi è un cammino verso l’autenticità.

“Non smetterò mai di amarmi fino all’ultimo istante della mia vita”: essere consapevole di questo è pura gioia interiore, benessere diffuso in ogni parte di me. Con questa certezza nel cuore sono anche consapevole che non potrò mai amarmi al 100% e questo mi va bene, è umano; tuttavia, sono nel cammino e posso accorgermi dei momenti in cui non mi prendo cura di me e posso utilizzare gli strumenti che ho acquisito con il counseling per ricentrarmi ed ascoltarmi.

Vi indico alcuni passi che mi hanno aiutata a vivere nell’amore evidenziando che le cose più importanti sono state per me la determinazione, la costanza, l’impegno.

Mi fermo, mi guardo e mi accetto così come sono.

Imparo a conoscermi, “passo del tempo con me”, scopro o riscopro i miei sogni, mi soffermo su ciò di cui ho bisogno, ascolto il mio corpo e lo assecondo. Se ho bisogno di dormire di più mi concedo spazio, se sento il bisogno di fare una passeggiata all’aria aperta o di prendere un caffè con un’amica mi organizzo per poterlo fare.

Carl Rogers psicologo statunitense, fondatore della terapia non direttiva e noto per i suoi studi sul counseling e la psicoterapia all’interno della corrente umanistica della psicologia dice:

“Esiste un curioso paradosso: quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare.”

Prendo consapevolezza dei miei punti di forza e i dei miei punti di debolezza

I punti di forza sono l’insieme di tutto ciò in cui ti ritieni capace o sicuro/a. In genere le qualità positive che rientrano tra i tuoi punti di forza sono riconoscibili anche in base ai feedback che ricevi dalle persone vicino a te come famigliari, amici o colleghi. Al contrario i punti di debolezza sono l’insieme di cose in cui non ti ritieni capace o sicuro/a.

Mi prendo del tempo per considerare quali sono i miei punti di forza e quali sono le mie debolezze, senza giudizio, solo per conoscermi, in questo modo posso migliorare la comprensione di me stesso e di come funziono. È parte del processo che ci porta a conoscerci a fondo, questo ci permette di avere il controllo sulla nostra vita e direzionarla verso quello che sentiamo più adatto a noi, ai nostri bisogni e desideri.

Ascolto come mi parlo

Imparo ad osservare come mi parlo. Tendo a giudicarmi e/o a svalutarmi?

Il modo in cui ti parli condiziona direttamente i tuoi pensieri, le tue emozioni e di conseguenza i tuoi comportamenti. Per questo è importante riconoscere come ci parliamo e, se necessario, apportare un cambiamento.

Posso cominciare a riservare a me stesso/a la stessa disponibilità e gentilezza che darei alle persone care intorno a me, quando si trovano a gestire momenti di difficoltà.

Inizia a parlarti con parole gentili, sviluppando in questo modo la predisposizione a guardarti con un atteggiamento di accoglienza, cura e gentilezza.

Tenerezza e gentilezza non sono sinonimo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione. Khalil Gibran

Io ho iniziato così, e mi sono ri-trovata.

Quando mi prendo cura di ciò che avviene dentro di me in modo costante ed attento inizio ad amare me stesso/a.

 

Bibliografia

Holmes J., La teoria dell’attaccamento, Raffaello Cortina, Milano, 1994

Neff. K., Self-compassion. Il potere dell’essere gentili con sé stessi. Franco Angeli, Roma, 2019

Giusti e., L’Autostima. Armando Editore, Roma, 2020

Stewart I., Joines V., L’ Analisi Transazionale. Garzanti Editore, Milano, 2000

 

Enrica Martoglia

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